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BRA 20
Giugno 2010
Nonostante i buoni propositi, il 2009 è passato
senza riuscire ad incontrarci.
Anche se il nostro gruppo è formato da poche
persone, per adesso, i
vari impegni avevano reso impossibile riuscire a
trovare il tempo per organizzare l'incontro. E'
stato Nino che ci ha svegliato da questa rassegnazione
di non trovare
un momento comune per rivederci. La notizia era
ghiotta: nei giorni 19 e 20 giugno a Bra si svolgeva
il Raduno della Sezione A.N.A. di Cuneo in occasione
degli 80 anni di fondazione del Gruppo di Bra.
Come
scritto nell'avviso dell'incontro,
ci sentiamo tutti quanti di
appartenere, almeno
sentimentalmente, a questo Gruppo che in qualche
modo ha dato i natali alla
nostra "Alpinità". Non avremmo
dunque potuto mancare a questa ricorrenza che, se ci
è concesso, sentiamo anche un po' nostra.
Unica novità era che a questo nostro incontro erano
invitate anche le nostre consorti con le quali ci
sembrava giusto condividere questa giornata.
Appuntamento a casa di Nino per portarci in piazza
Carlo Alberto ed attendere l'inizio delle cerimonie
e della sfilata. Presenti alla giornata Romeo Anderi,
Nino Terreno, Giovanni Parodi, Olivio Biletta e la "new
entry" Giuseppe Albanese, ovviamente accompagnato
dalla gentile consorte. Assente giustificato Mario
Piovesan (in vacanza in Sardegna) e Ernesto Vigo per
problemi di salute. Eterni assenti Umberto Baggini e
Franco Boero. La piazza si andava riempiendo di
Alpini provenienti da molte zone del cuneese e non
solo. Anche un gruppo di Alpini in divisa grigoverde
ricordava molto bene l'evento della giornata.
Alle 9.30 in piazza Roma si
schieravano i Gagliardetti dei Gruppi e i Labari
delle numerose Sezioni, sia Piemontesi che Liguri
presenti per l'alza bandiera. Particolarmente
emozionante è stata la presenza di un drappello di
Alpini in armi che ha trasportato i pensieri
indietro di 44 anni, quando per le strade di Bra non
era una rarità vedere giovani Alpini passeggiare o
marciare. Dal 1975 questo non è più successo e la
presenza di tanti alpini per molti giovani era una
cosa nuova e curiosa. 35 anni senza una fanfara che
accompagnava per le strade di Bra i giovani che si
accingevano a fare il loro Giuramento erano
veramente tanti e quando si iniziò a sfilare al
suono del 33, chi ha iniziato la propria naja in
questa città, non poteva fare a meno di sentire un
tuffo al cuore. Se poi ti rendi conto che al tuo
fianco vi è il tuo vecchio Comandante, lascio a voi
immaginare come batteva, forte,
forte come batteva allora per l'emozione delle prime
marce e per la fierezza di portare quella penna sul
nostro cappello, che anche se di forma poco "buferata",
a noi sembrava bellissimo.
Al suono delle due bande presenti (La Motta e
Narzole) la sfilata iniziava a percorrere le strade di
Bra: via Audisio, via Principe di Piemonte, via
Marconi, via Vittorio Emanuele, via Pollenzo, piazza
XX Settembre, corso
Garibaldi, piazza Caduti della Libertà. Gli Alpini
presenti erano veramente molti, Bra era ancora nei
cuori
di tanti di noi.
Molte anche le persone che facevano ala al nostro
sfilare, giovani incuriositi ma con il sorriso sulle
labbra e anziani che applaudivano contenti ma in
molti dei loro sguardi, un velo di nostalgia per il
ricordo della loro gioventù che questi Alpini con i
loro capelli bianchi riportavano alla memoria.
In piazza Caduti della Libertà i discorsi di rito si
susseguivano, poi prendendo la parola la Sindaco di
Bra signora
Bruna Sibille, parlò anche
dell'ospitalità di Bra e dei suoi cittadini.
Automaticamente il pensiero ritornò all'inizio della
giornata, quando Tiziana e Nino ci dissero che
saremmo stati tutti invitati a pranzo da loro.
Questa era la loro sorpresa per la giornata un
pranzo tra amici in casa di amici. Quanta ragione
aveva la signora Sindaco, di quanta ospitalità e
accoglienza erano capaci i nostri amici Braidesi.
Finiti i discorsi di rito, ritornammo al Chiostro,
ricordate? il piccolo bar davanti alla stazione. Ebbene si, è sempre li, e noi come allora, quando
uscivamo in libera uscita, ci si vedeva e ci si
aspettava in quel bar dove oggi, a distanza di tanti
anni avevamo dato appuntamento a Olivio e signora.
A questo punto ci trasferimmo tutti a casa di Nino
dove Tiziana, coadiuvata da Marisa, la moglie di
Bruno, ci aspettavano per iniziare il nostro
convivio
con un aperitivo. Tutti a tavola a mangiare,
ricordare, parlare, iniziare nuove amicizie anche
tra le mogli, anche se non erano state "commilitone".
Vorrei concludere questa cronaca con il ricordo di
questa giornata come lo ha saputo vedere Gianni
Parodi che in alcune righe mandate a tutti noi,
raccontava questo nostro incontro e ciò che ha
significato.
Bra, 19 e 20 Giugno 2010 : compagni, commilitoni per
pochi mesi, amici per sempre.
Bra, 19 e
20 Giugno 2010: una ottima occasione per
“rinverdire” un po’ lo spirito del nostro gruppo del
2°/66, che da ormai due anni non trovava l’occasione
adatta per riunirsi.
Abbiamo
avuto, a maggio, notizia dell’adunata di Bra, ed è
subito apparso evidente l’alto valore di
“rimembranza” che l’evento presentava: è stato
quasi, quindi, immediato il desiderio e la volontà
di non perdere una così preziosa occasione.
E non
l’abbiamo persa, anche se per vari motivi alcuni di
noi non hanno potuto partecipare : la rete di
contatti e di telefonate si è di colpo infittita,
per cui abbiamo anche ristabilito un dialogo che si
era via via un po’ sopito.
Un primo
motivo di gioia, e, allo stesso tempo, di lieve
malinconia, è stato quello di ritrovarsi nella
cittadina che ci ha visti, giovani, 44 anni fa,
vivere la situazione del
tutto singolare (negli Alpini, poi!!) del servizio
della leva obbligatoria: la nostra vecchia caserma,
la Trevisan, ormai operante in altri servizi e
funzioni, le piazze, le chiese e le vie del Centro
Storico, la stazione ferroviaria, le trattorie
(molte non ci sono più) nelle quali saziavamo
(raramente e finanze permettendo) appetiti (quelli
alimentari, almeno) sempre robusti.
Le mostre
che molto bene rappresentavano il secolare (ormai)
rapporto fra la città di Bra e gli Alpini, il
concerto di cori Alpini della serata di sabato 19,
la sfilata e le cerimonie della giornata di domenica
20 sono stati la cornice all’interno della quale i
componenti del nostro gruppo, il 2°/66, hanno potuto
sperimentare un altro, e ben più alto valore di cui
ci troviamo a fruire: quello
dell’Amicizia, quell’amicizia che quando si
manifesta nella forma più gratuita e disinteressata
irradia un potere di attrazione irresistibile.
Il nostro
Nino Terreno e la sua compagna, Tiziana, hanno,
infatti, aperto la loro casa al gruppo di
commilitoni, e relative consorti, e ci hanno fatti
oggetto di una accoglienza che niente, se non una
incondizionata amicizia, può muovere e giustificare
: e anche chi, come le consorti, avrebbe potuto non
sentirsi parte integrante del sodalizio, anche chi
come il tenente (di tanti anni fa) Albanese non
aveva mai partecipato alle riaggregazioni del
gruppo, sono rimasti calamitati ed immediatamente
integrati in questa atmosfera di accoglienza e di
fratellanza.
Abbiamo,
così, a Bra, posto un altro “cippo” a testimonianza
di una esperienza, e di un percorso di vita, che
sono una fulgida espressione di come, fra gli Alpini
(o solo fra gli Alpini), possa nascere ed
albergare uno spirito la cui grandezza e abbondanza
di frutti è pari, soltanto, all’albero maestoso che
origina dal piccolissimo granello di senape.
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