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GENOVA 19 Aprile 2008

Vedi Genova e poi... torni.

 

Arrivando a BraAncora una volta ci siamo rivisti per una delle nostre rimpatriate.

Questa volta, a dire il vero, vi sono stati problemi familiari ad alcuni di noi che hanno reso l’incontro meno preparato e più improvvisato di quelli precedenti. La capacità di Gianni di estrarre il coniglio dal cappello all’ultimo momento ha reso comunque possibile l’essere ancora una volta assieme. Per questi motivi forse l’attesa dell’evento, rispetto agli incontri precedenti, era meno per così dire “sospirata”, ma ciò è passato in second’ordine appena ci si è incontrati. Ma andiamo per gradi.

Ci eravamo lasciati in quel di Scopello con l’idea di fare il nostro prossimo incontro in Liguria. A dire il vero la speranza, che si sa è l’ultima a morire, era quella di fare organizzare l’incontro ai soliti imboscati (leggi Franco e Umberto) dai quali sembra che Ernesto stia prendendo esempio. Insomma, pensavamo noi, se l’incontro lo organizza Franco con l’aiuto di Umberto, sarà difficile che telefoni a se stesso per dire che è impegnato. Sembrava una buona soluzione. Ma i conti senza l’oste…..  A dire il vero Franco, nel dare forfeit, ci scrive una letterina “spiritosella” dimenticandoArrivando a Bra che da buoni Alpini siamo sempre pronti all’abbisogna e se dovesse suonare l’allarme, ci metteremmo meno di un baleno per compiere un blitz di cui difficilmente si scorderebbe (attento Franco, qualche idea comincia a circolare).

Fatto sta che Gianni, con un colpo di coda, ci comunica o meglio ci ordina di presentarci sabato mattina alle ore 11 ai piedi del Matitone. Per i non genovesi, il matitone è un grattacielo che dista circa 800 metri in linea d’aria dalla più famosa Lanterna che di Genova è ritenuta il simbolo. Come accade solitamente agli appuntamenti c’è chi arriva prima, chi dopo, chi aspetta un po’ più in là sino a chè l’allungare il collo e lo scrutare l’orizzonte a mo' di un falco, fa sì che ci si riesca ad incontrare. Mentre aspettiamo Olivio, che stava scendendo a valle dalla sua collina, contattiamo Ernesto per sapere se stava arrivando e invece ci conferma la sua assenza. Molto male Ernesto! Non ce lo aspettavamo, stai comunque tranquillo che sapremo stanarti.

Il tempo volge al bello e almeno questa è una buona notizia.

La giornata del nostro 4° incontro inizia con l’invito da parte di Gianni di recarci a prendere l’aperitivo a casa sua che non è molto distante dal luogo dell’incontro.

 

Arrivando a BraUn breve tragitto con le nostre macchine ci porta nel mezzo di un piccolo polmone verde nascosto che ospita la bellissima dimora di Gianni. Un luogo incantevole e appartato, nonostante la zona centrale, dove dal terrazzo si gode una magnifica vista sul porto e dove lo sguardo può spaziare sino a Portofino. La bella giornata ci ha dato una mano a rendere il panorama ancora più bello. Genova stessa appariva nella sua bellezza quasi volesse presentarsi ai graditi ospiti nel migliore dei modi. La gentile consorte di Gianni ci ha offerto un buon aperitivo a base di ottimo vino bianco della riviera accompagnato da altri prodotti liguri: olive taggiasche e acciughe salate sott’olio. Diciamo che più che ad un aperitivo assomigliava ad un antipasto, ovviamente ben gradito dagli ospiti.

Finito l'ottimo aperitivo, al seguito di Gianni, ci portiamo in Val Polcevera dove ci inerpichiamo su per una stradina dove la macchina, come dice Gianni, di “rappresentanza” di Bruno ci passa in alcuni tratti precisa, precisa, infatti, porta ancora i segni di una piccola escoriazione sul paraurti. Questa stradina che da San Quirico (Serro)  ci porta alla Gaiazza, non era altro che il vecchioArrivando a Bra percorso della vecchia Guidovia che portava al Santuario della Madonna della Guardia che sovrasta la Val Polcevera ed è caro ai Genovesi. Tale Guidovia, inaugurata nel 1929, venne dismessa nel 1967 in seguito all’apertura della strada di accesso al Santuario poiché ritenuta antieconomica, tramutando il suo percorso dapprima in largo sentiero per poi tramutarsi, per un lungo tratto, in strettissima stradina per l’uso veicolare.

Finalmente arriviamo presso una piccola trattoria dal sapore antico confermato dalla ormai quasi invisibile insegna che pitturata sul muro ne riporta ancora il vecchio nome in dialetto genovese: “ Trattoria  Giösepinn-a “ (Trattoria Giuseppina). Gli onori di casa vengono fatti dalla simpatica signora Parodi (nipote della Giuseppina) che ci accompagnerà nella scelta delle buone Arrivando a Brapietanze, tra le quali non potevano certamente mancare le ottime Lasagne al Pesto. Passando da una pietanza all’altra e da una “belinata" all’altra, diremmo qui a Genova, il tempo passa senza che neanche riusciamo a rendercene conto. Quando si è attorno ad una tavola a gustare del buon cibo e soprattutto in ottima compagnia, il tempo pare veramente volare.

Si susseguono i racconti, i ricordi, le storielle e a suggello della ormai instaurata normalità e non eccezionalità dei nostri “mini raduni”, anche quel chiacchierare delle cose di tutti i giorni di cui sei solito parlarne solo con chi ti è più vicino o che conosci meglio. Questo è certamente un gran bel segno.

La gentile signora Parodi si improvvisa fotografa e ci immortala durante il pranzo e nella immancabile foto ricordo dove, con nostro grande dispiacere, continuano a mancare importanti figure di persone compagne della nostra giovinezza, anche se Arrivando a Branon abbandiamo la speranza che un giorno possano finalmente essere in quella che sarà la più bella foto ricordo.

Ma sono le sedici passate!” questa l’esclamazione mista a stupore che ci coglie quasi increduli e, visto che oltre l’aperitivo da Gianni era prevista anche una visita per l’ultimo bicchierino di commiato a casa di Olivio, abbiamo salutato non lesinando i complimenti la nostra gentile ospite e saliti nuovamente sulle auto ci siamo avviati, fortunatamente per una strada diversa, verso la bella collina di Coronata, famosa per la produzione, se ben limitatissima, dell'ottimo vino sorto agli onori nazionali sotto il nome di Bianco di Coronata D.O.C.

Per gli amanti dell’enologia vale la pena di dare alcune notizie: Il BianArrivando a Braco di Coronata si produce con le uve dei vitigni Bianchetta Genovese, Vermentino ed Albarola da soli o congiuntamente per almeno il 60%; possono inoltre essere utilizzate le uve dei vitigni Pigato, Rollo e Bosco per un massimo del 40%

È un vino dal colore giallo paglierino scarico, con lievi riflessi dorati, ha sapore secco, vivo e delicato con una sfumatura di gusto sulfureo che ne è la caratteristica. Deve avere una gradazione alcolica non inferiore a 11 gradi. Va consumato entro un anno dalla vendemmia. Va servito ad una temperatura tra i 10 e gli 11 gradi.

Può essere abbinato a diversi piatti della cucina ligure, dai primi, al polpo e al Arrivando a Brapesce, alle fritture, ma anche a molti altri piatti tipici regionali come focaccia e torte. Ma certamente tutti avranno modo di degustarlo in quanto Olivio ha voluto farne omaggio a tutti noi assieme ad un mazzo di profumato basilico del posto.

Ancora una volta abbiamo trovato il modo di sederci attorno ad un tavolo per continuare le nostre conversazioni nell’attesa del ritorno della gentile consorte di Olivio che era andata ad assistere al Campionato Mondiale del Pesto che si svolgeva a Genova nel meraviglioso Palazzo Ducale. Purtroppo per i genovesi presenti, ci portò anche la ferale notizia che tale campionato era stato vinto da un americano di origine coreana. Notizia che però ci faceva anche capire quanto il nostro amato pesto era ormai sorto a fama mondiale.

Arrivando a BraLa bella giornata e la buona compagnia, ancora una volta facevano galoppare il tempo rendendo il ritorno a casa dei nostri piemontesi sempre più dilazionato. A questo punto si doveva decidere nostro malgrado di mettere fine a questa bella giornata passata assieme. Un saluto alla signora Biletta e a Bruno che non era distante da casa propria e poi via a casa di Gianni a riprendere le auto che avrebbero riportato a casa il nostro Comandante accompagnato da Nino e Mario.

 

A differenza della volta scorsa abbiamo posto le basi per il prossimo incontro che, complice la bella giornata ed un panorama stupendo, abbiamo deciso di fare nuovamenteArrivando a Bra in Liguria con escursione in vaporetto alle famose e meravigliose Cinque Terre nel mese di settembre.

Poi ben consapevoli che perfino gli Alpini in armi hanno aperto le porte al gentil sesso, abbiamo deciso di estendere tale incontro anche alle nostre consorti che solitamente restano ad attenderci presso il focolare (però che frase amena).

Allora arrivederci a settembre e speriamo di essere in tanti..... chi vuol intendere intenda.

 

 

 

 

 

Arrivando a Bra

 

 

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Ultimo aggiornamento 08 gennaio 2015