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Non ci sono dubbi che la storia degli Alpini è stata costruita,
a partire dal 1872, dal Generale più famoso allo "sconcio"
più anonimo. Tutti per la propria parte hanno contribuito a
costruire la leggenda, unica nel suo genere, che questo
Corpo ha saputo alimentare con gesta memorabili in tempo di
guerra e con segni concreti di umanità e servizio verso il
prossimo in tempo di pace. Si perchè l'Alpino non finisce il suo
compito e il suo modo di essere all'atto del congedo. Alpino lo
si è tutta la vita. Ci si accorge, chi prima chi poi, che quel
cappello che un giorno, seppur lontano nel tempo ti è stato consegnato,
ti ha segnato per sempre. Con esso ti è stato consegnato anche
un dono: "l'alpinità". Questa parola, inventata
dall'ex direttore de "l'Alpino" Vitaliano Peduzzi, ha dovuto essere coniata per
cercare di far comprendere che cosa ci legava ad un corpo e ai
nostri commilitoni in modo così determinato con un invisibile
laccio dai nodi stretti e impossibili da slacciare. L'alpinità
sono l'insieme di quei valori che la montagna per prima ti
insegna: senso della Patria, del dovere, di solidarietà, di
legame alla famiglia e quella spiritualità dalle tante
sfaccettature di cui la montagna è maestra. Questa stessa
Alpinità che ti porta, come disse l'indimenticabile
Presidentissimo Caprioli, a "Ricordare i morti, aiutando i vivi"
perpetuando così quei valori nel tempo non perdendo la memoria
di coloro che per primi ce li hanno insegnati. Sono anche queste
cose, siano esse parole o
gesti che alimentano e alimenteranno negli anni a venire il mito
e i valori che ci contraddistinguono.
La sospensione della leva e il ridimensionamento delle Truppe
Alpine darà filo da torcere alla nostra Associazione che nel
tempo sarà, nel migliore dei casi, destinata ad assumere un
ruolo più marginale rispetto all'attuale nell'ambito delle
Associazioni d'Arma, ma sicuramente l'associazione non morirà
con l'ultimo Alpino. Sarà compito dei tanti "Amici degli
Alpini", che sempre numerosi aderiscono alla nostra associazione
condividendone e acquisendone gli ideali, perpetuare l'epopea
di chi ha avuto l'onore di portare la penna sul cappello.
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Ortigara |
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