Dobbiamo subito
sgombrare il campo da possibili incomprensioni.
Nessuno di noi pretende
che la Trevisan ritorni a svolgere il suo compito originario, non
avrebbe senso. Quello che però tutti coloro che sono passati tra le
sua mura sperano è quello di non vedere un edificio fatiscente ed in
stato di abbandono. Non è dunque la destinazione d'uso a cui
teniamo, ma al decoro di un immobile che, anche se completamente
assoggettato a compiti diversi, possa essere guardato con piacere e
ritrovare la sua dignità. Un'altra cosa è invece il mantenere un
segno, come si dice, a "imperitura memoria" di ciò che è stata. Per
non dimenticare quei ragazzi a cui le guerre non ne permisero rivederla e a
quelli che, in epoca più fortunata e in modo più spensierato, vi
passarono il periodo più bello della loro vita: la loro giovinezza.
Magari si, questo è ciò che aspettiamo.
Dopo
svariati anni di oblio
«'l quartè», così veniva chiamato l’insieme
delle caserme di Bra, vide la sistemazione in diversi periodi, di
ciò che potremmo chiamare le costruzioni minori a carattere
militare.
Infatti,
se escludiamo la grande costruzione della caserma Trevisan, a Bra
erano presenti altri insediamenti a scopo militare quali: Caserma
Guala, Caserma Pellizzari, Caserma Cavalli e Piazza d’Armi, con la
sua casermetta, che hanno dunque ritrovato nuova vita.
Caserma Guido Pellizzari: ospitava la compagnia Aosta ed il
fabbricato della palestra; adesso ospita la scuola elementare
"Edoardo Mosca", la cucina della mensa comunale, la sede della banda
musicale cittadina, la palestra comprendente la sede U.I.S.P.
cittadina.
Caserma Ernesto Cavalli: un fabbricato era adibito a magazzino
generale ed ora ospita la biblioteca comunale, il museo del
giocattolo ed una sala auditorium. Altro fabbricato era il
cinema ora sempre adibito a cine-auditorium. Il complesso è stato
ribattezzato "Centro polifunzionale Giovanni Arpino".
Caserma Giovanni Guala: le antiche stalle, poi ricovero e officina
degli automezzi, aule per istruzione teorica di squadra e di
plotone, locali doccia; sono rimasti due fabbricati, uno ospita la
Croce Rossa cittadina e l' altro, rimasto come era, è adibito a
magazzino comunale.
Piazza d’Armi: l'enorme
spazio che comprendeva il percorso di guerra con una piccola
casermetta è oggi un grosso complesso sportivo comprendente campi di calcio, campo da hockey
su prato e bellissima zona verde con passeggiata e pista ciclabile.
Anche
la “nostra” Trevisan ha vissuto in stato di abbandono, in certe aree
estremamente spinto, per molti anni, ma Il suo recupero, a
differenza degli altri edifici militari, è stato ed è ancora, molto
più travagliato.
Qui
riportiamo i momenti salienti del cammino per la sua completa
ristrutturazione e restauro non ancora oggi compiuti.
Nel 1982
lo stato di abbandono approdava in parlamento per mezzo di una
interpellanza parlamentare che ne chiedeva la sorte all’ex Ministro
della Difesa Lelio Lagorio dall’allora deputato Giuseppe Manfredi.
Come risulta dagli atti parlamentari della Camera dei Deputati nella
seduta del 5 aprile 1982 pagg. 6427– 6428, non ne sortì nessun beneficio
se non scarna e secca risposta di rito.
Dopo
la sua chiusura il cortile venne per la prima volta aperto al
pubblico il 18 giugno 2000 in occasione del raduno-rimpatriata "L'ho
fatto a Bra", purtroppo, a nostro avviso, poco pubblicizzato a
livello nazionale. Anche questa volta furono nuovamente gli Alpini a
calcarne il suolo. In quell’occasione venne organizzata a Bra una
manifestazione che voleva ricordare la tradizione alpina della città
e riportare, anche tra le mura della ex Caserma Trevisan, gli alpini
che avevano svolto il C.A.R. a Bra nel 2° Rgt. Alpini. “Bra
aspetta gli alpini ed è pronta ad accogliere le penne nere che dal
1950 al 1975 sono passate sotto la Zizzola, circa centomila giovani
che negli anni hanno riempito la città di quella verve che solo il
Corpo alpino sa trasmettere, grazie allo spirito che, calzato una
volta il cappello grigioverde, mantengono vivo per tutta la vita”,
così scriveva dell’evento Caterina Brero.
Per
rendere agibile il cortile era stato fatto un lavoro immenso dal
Gruppo ANA di Bra nel liberarlo dalle erbacce e da decine di metri
cubi di macerie. Inoltre erano stati posizionati pannelli di rete
metallica che impedivano l' accesso ai porticati ed alle scale per
tutto il perimetro del cortile.
Nel
frattempo qualcosa aveva iniziato a muoversi e una prima
ristrutturazione sul lato di via Umberto si concludeva con la
consegna di 12 alloggi popolari A.T.C. l’1/11/2000. Queste
ristrutturazioni, che avvenivano a zone visto l’imponenza
dell’immobile, proseguiva con
insediamento della Guardia di Finanza, lato via Guala, che avvenne
il giorno 21 gennaio 2003.
Indubbiamente la caserma con questo insediamento recuperava, anche
se solo per una porzione di essa, la sua vocazione militare.
Il 16 aprile 2004 iniziavano, lato via Monte Grappa, i lavori di
recupero e ristrutturazione che diedero vita al Centro di Incontro
(Anziani), i cui lavori finirono il 15 maggio 2005 e videro la loro
inaugurazione il 10 ottobre dello stesso anno.
A
settembre del 2006 il Comune di Bra concludeva l’accordo con il
Demanio per l’acquisizione del cortile della caserma per la somma di
150.000 euro .
Nel
frattempo continuavano i lavori per l’insediamento in altra porzione
della caserma della Polizia Stradale iniziati sin dal 2003.
Il 12
maggio 2007 ancora una volta veniva aperto al pubblico il cortile
della caserma. Ciò avvenne con una manifestazione collaterale
all’imponente Adunata Nazionale Alpini che fu svolta a Cuneo. Ancora
una volta gli alpini entravano nella loro vecchia caserma.
Nell’ottobre 2007 il Comune di Bra decideva di vendere parte
della caserma di sua proprietà
consistente in complessivi
1.500 mq.. disposti su tre piani fuori terra, che rientravano nel P.R.G.C. vigente quale area residenziale per 3 milioni di euro.
Dal
20 luglio 2007 il cortile ha iniziato il suo utilizzo come
parcheggio pubblico.
Ancora un importante passo avanti si è avuto con
l'inaugurazione
della Sottosezione della Polizia Stradale, ingresso lato
via Guala, che avvenne il 21 luglio 2008 alla presenza
del Ministro dell'Interno intitolando la stessa
all'Agente Marco Bargellini perito in servizio
sull'autostrada Torino - Savona. All'interno del cortile
venne anche inaugurato un cippo monumentale dedicato ai
caduti della Polizia. Unica nota negativa è stato il
fatto che, nonostante la perfetta pulizia e
l'addobbo del cortile effettuato per l'evento, a nessuno
venne in mente di utilizzare il pennone per iniziare la
cerimonia con l'alzabandiera. Intanto sorgevano
difficoltà nella
ristrutturazione della parte acquisita
per la costruzione di locali ad uso residenziale e
commerciale. Nel febbraio del 2010 si superò il problema
legato alla difformità della concessione edilizia
rispetto al Piano regolatore (in vigore al momento del
rilascio). Tale difformità avrebbe indotto alla
possibilità di revoca della licenza stessa. Davanti a
tale possibilità, la ditta interessata si rese
disponibile
a presentare una richiesta di variante in riduzione
della concessione edilizia riportandola nei parametri
del Piano Regolatore originale.
Il 28
ottobre del 2010 il Comune sigla con la Regione Piemonte
un protocollo d'intesa
per il finanziamento della ristrutturazione della manica
che corre al primo piano lungo via Montegrappa, da
destinare a polo assistenziale con l'insediamento del
Consorzio socio-assistenziale Int.e.sa. Questo avrebbe
potuto essere un "colpo d'ala" per la ristrutturazione
della caserma, sennonché, la legge Finanziaria 2010
(legge 23 dicembre 2009, n° 191) prevedeva, all'art. 2,
comma 186, "La soppressione dei Consorzi di funzioni tra
gli Enti Locali". In ottemperanza a questa disposizione,
a partire dal 1 luglio 2011, gli undici Comuni del
distretto di Bra hanno deciso di trasferire le
competenze del Consorzio all'ASL CN2. A questo punto il
finanziamento venne dirottato sulla ristrutturazione del
fabbricato delle ex carceri
nel cortile della
Pretura-Palazzo Garrone. Peccato per la mancata
occasione.
Per quanto
riguarda la parte, per così dire privata, della
ristrutturazione, era prevista la fine lavori entro il
31 dicembre 2012. Tale termine è stato disatteso sia per
i motivi accennati che per l'avanzare della crisi
economica con relativa crisi del mercato immobiliare.
Non sono
mancati da parte nostra contatti sia epistolari che
verbali con la Sig.ra Sindaco
di Bra, Bruna Sibille, la quale ha sempre dimostrato
simpatia per l'iniziativa garantendo, da parte sua, la
più ampia collaborazione per raggiungere l'obiettivo
sperato. D'altronde, la Sig.ra Sindaco, non ha mai
nascosto le sue simpatie per gli alpini.
Ad oggi,
gennaio 2013, questa è la situazione. Resta inteso che
sarà nostro dovere informarci sui futuri sviluppi e
darne tempestiva comunicazione ai tanti amici a cui sta
a cuore la nostra iniziativa.
Immagini della
ristrutturazione |
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