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La Brigata Alpina Cadore viene costituita il 1° luglio 1953,
nell’ambito della ricostruzione delle grandi unità alpine dopo
la Seconda Guerra Mondiale. In realtà le radici della Brigata si
possono far risalire nel lontano 1887, con la nascita del 7°
Alpini, che inquadra da sempre militari provenienti dal Cadore.
Prima ancora, nel 1882 e fino al 1886 era esistito il
Battaglione Cadore nell’ambito del 6° Reggimento, basato su
quattro Compagnie (65°, 66°, 67°, 68°). In seguito nel 1915
venne costituita una Compagnia di Volontari Alpini con il nome
di Cadore, che venne appunto impiegata sul medesimo fronte, fino
al 1918, quando si fuse con la Compagnia Volontari Feltre.
Alla
data della sua costituzione la Brigata Alpina Cadore, era
formata dal 7° Reggimento Alpini, con i Battaglioni Feltre,
Pieve di Cadore e Belluno, e dal 6° Reggimento Artiglieria da
Montagna, con i gruppi Lanzo, Pieve di Cadore e Agordo. La
struttura era completata dalla Compagnia genio-pionieri, dalla
Compagnia trasmissioni, dal Quartier Generale e dal
Raggruppamento Servizi. Gradualmente, oltre alle già citate, la
Brigata costituì il plotone paracadutisti e la Sezione Aerei
Leggeri (S.A.L.).
Alla fine del 1962, la Cadore formò anche la 7° compagnia
mortai, nell’ambito del 7° Alpini.
Il 1963 è un anno triste per il Cadore. La notte del 9 ottobre
una gigantesca frana cade nel bacino di una diga, causandone il
completo straripamento. I paesi di Longarone, Erto e Casso
vengono travolti. I reparti della Cadore sono i primi a
pervenire per dare soccorso alla popolazione. I morti saranno
circa duemila, i feriti e i senzatetto ancora di più. I primi a
intervenire sono reparti del Battaglione Pieve di Cadore e
Belluno.
Nel 1964 il Plotone Paracadutisti confluì nella appena formata
Compagnia Paracadutisti del IV° Corpo D’Armata. Il 2 giugno
dello stesso anno, in piazza dei Martiri a Belluno, il 7° Alpini
riceve la medaglia d’oro per il soccorso alle popolazioni di
Longarone, con la seguente motivazione: “Accorso con i suoi
magnifici reparti, eredi di nobili tradizioni,sui luoghi colpiti
dall’immane disastro del Vajont, tra insidie, ostacoli ed
innumeri difficoltà, dimostrava nel soccorrere le popolazioni
superstiti, altissimo senso del dovere, generoso sprezzo del
pericolo e mirabile spirito di fraterna solidarietà, onorando
l’Esercito e ben meritando dalla Nazione”. Nel 1966 i reparti
della Cadore sono impegnati nel soccorso alle popolazioni
Bellunesi, colpite da una spaventosa alluvione, che provoca
ingenti danni e vittime. Per questo motivo viene insignita della
Medaglia di Benemerenza al Valor Civile.
Nel 1967 il Comando delle unità dei servizi, divenne Comando e
raggruppamento servizi.
Nel 1975 le Truppe Alpine subirono una ristrutturazione di base.
I Reggimenti furono sciolti, lasciando solo i battaglioni di cui
erano composti. Spariscono così unità storiche come il 7°
alpini. La Brigata è perciò in quell’anno così composta: Comando
Brigata, Reparto Comando e Trasmissioni; Battaglioni Feltre e
Pieve di Cadore; Battaglione Addestramento Reclute Belluno;
Gruppi Lanzo e Agordo; Battaglione Logistico, Compagnia Genio
Pionieri; Compagnia Controcarro.
Negli anni dal 1977 al 1980 ,a causa di violenti terremoti,
alcuni reparti parteciparono alle opere di soccorso e
ricostruzione in Friuli e Irpinia.
Nel 1985 Unità minori intervengono in Val di Stava per prestare
soccorso a causa del tragico cedimento di un invaso minerario.
Il 1991 è segnato da una nuova riorganizzazione. La Brigata in
quell’occasione perse il gruppo Agordo, rimanendo con un solo
gruppo di artiglieria, il gruppo Lanzo. La Compagnia Genio
Pionieri cambia denominazione in Compagnia Genio Guastatori.
Nello stesso anno i reparti della Cadore sono impegnati
massicciamente nel servizio di ordine pubblico, in concomitanza
della Guerra del Golfo, sia nel Bellunese che in Puglia.
Nell’ambito di altre attività, vengono ospitati nella caserma di
Strigno alcuni profughi albanesi, dove alcuni militari del 7°
collaborano attivamente alla gestione della struttura.
L’anno dopo, altri profughi vengono ospitati nella caserma di
Pieve di Cadore, questa volta si tratta di Curdi e Croati. La
Compagnia Genio Guastatori concorre inoltre alle operazioni di
protezione pubblica per le popolazioni dell’Alpago minacciate
dalla frana di Lamosano. Per quanto riguarda l’organizzazione,
rinascono i Reggimenti Alpini e di Artiglieria da Montagna.
La nuova struttura è perciò così composta nel 1993: Comando
Brigata, Reparto Comando e Supporti Tattici; 7° Reggimento
Alpini con il Battaglione Feltre, 12° Reggimento Alpini con il
Battaglione Pieve di Cadore, 16° Addestramento Reclute con il
Battaglione Addestramento Reclute Belluno; 6° Reggimento
Artiglieria con il Gruppo Lanzo; Battaglione Logistico.
E’ da ricordare l’impegno di vari reparti della Cadore nelle
varie fasi dell’operazione Vespri Siciliani. Suoi reparti si
sono succeduti in due turni da dicembre ‘92 a gennaio ’93 e nel
giugno – luglio ’93, oltre alla partecipazione nelle operazioni
Riace e Forza Paris in Sardegna.
Nel 1995 la Cadore perde il 6° Reggimento Artiglieria con il
gruppo Lanzo e già ci sono le prime avvisaglie dello
scioglimento, che avviene il 31 gennaio 1997. La cerimonia di
scioglimento avviene in piazza dei Martiri a Belluno, con larga
partecipazione degli abitanti e di molti ex-alpini. In
concomitanza con lo scioglimento della Brigata, viene sciolto il
12° Reggimento con il Battaglione Pieve di Cadore, oltre ai vari
reparti di supporto. Sopravvivono il 7° Alpini e il 16° Alpini,
che vengono inquadrati nella Brigata Alpina Julia. Dal 1°
gennaio 1998 il 16° Reggimento passa infine alle dirette
dipendenze del Comando Truppe Alpine.
Come è evidente dai fatti storici, la Brigata Cadore è sempre
stata legata alla sua terra natale e alla sua gente. Nella sua
storia non si raccontano fatti di guerra e di eroismo, ma di
solidarietà e di soccorso. Per questo motivo i reparti della
Cadore e la Brigata sono rimasti nel cuore della gente e sono
stati insigniti di diverse decorazioni, militari e civili.
La composizione
della Brigata Alpina Cadore (Belluno) era la seguente:
- 7° Reggimento Alpini, con i Battaglioni: Feltre, Pieve di
Cadore, Belluno
- 6° Reggimento Artiglieria da Montagna, con i Gruppi: Lanzo,
Pieve di Cadore, Agordo
- Reparto Aviazione Leggera.
- Plotone Paracadutisti.
- Comando delle unità dei servizi.
- Compagnia Genio Pionieri
- Compagnia Trasmissioni.
Fonte: www.vecio.it
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