Ricordato il 1° Caporal Maggiore Francesco Vannozzi

 

 

Data: 10 ottobre 2013

 

Si è svolta ieri a San Giovanni alla Vena (PI), alla presenza delle autorità civili e militari, di una rappresentanza del Comando Militare Esercito Toscana e del 7° Reggimento alpini, la cerimonia di commemorazione del terzo anniversario della morte del Primo Caporal Maggiore degli alpini Francesco Vannozzi, caduto in servizio nel distretto di Gulistan in Afghanistan, a circa 200 km a est di Farah, il 9 ottobre 2010.
Al termine della Santa Messa, gli intervenuti, unitamente ai familiari del giovane, hanno reso omaggio alla memoria di Francesco, presso la stele realizzata in paese nel 2011 in suo ricordo, dove è stata deposta una corona di alloro..


1963-2013: 50 anni fa il disastro del Vajont

 

 

Data: 9 ottobre 2013

 

Nella notte del 9 ottobre 1963 un’enorme massa di roccia, del volume di 260 milioni di metri cubi, si stacca dal versante settentrionale di monte Toc, al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia e piomba rapidamente nel sottostante bacino idroelettrico artificiale che raccoglie le acque del torrente Vajont. 
L'onda di acqua e melma che scese nella valle sottostante era alta oltre 100 metri e, correndo velocissima, preceduta da una violentissima onda d’urto, distrusse tutto quello che trovava davanti, radendo al suolo interi abitati e lasciandosi dietro una lunga scia di morti. Si contarono circa 2.000 vittime. Nell’opera di soccorso, l’Esercito italiano svolse un ruolo di primaria importanza dimostrando piena disponibilità al servizio della Nazione. Tra i primi soccorritori giunse la brigata alpina “Cadore” che intervenne con una presenza media di 2014 unità di varie armi e specialità. Fino al 17 novembre si alternarono, in totale, 3.488 militari – giovani militari di leva, Ufficiali e Sottufficiali per 38 giorni scavarono tra il fango anche a mani nude per estrarre le vittime. Alle operazioni di soccorso, guidate dal Comandante del IV Corpo d’Armata, Generale Carlo Ciglieri, oltre agli alpini del 7° Reggimento  parteciparono centinaia di paracadutisti, fanti, artiglieri genieri, trasmettitori, cavalieri ed elicotteristi il cui spirito di sacrificio ed impegno desteranno la commozione di tutto il Paese ed il plauso delle massime cariche istituzionali, tanto che le bandiere del 7° reggimento alpini e del 6° artiglieria da montagna vennero decorate con la Medaglia d’Oro al valor Civile.


La citta di Udine saluta la Julia rientrata dall'Afghanistan

 

 

Data: 7 ottobre 2013

 

La città di Udine ha salutato, venerdì scorso, in piazza Primo Maggio, gli alpini della Julia rientrati, nei giorni scorsi, dall'Afghanistan, dove hanno operato nell’ambito della missione ISAF (International Security Assistance Force).
La cerimonia è stata un momento per ricordare la tragedia di Lampedusa e tutti i caduti in operazione.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, nel suo intervento, ha rivolto un commosso pensiero “ai caduti in terra afghana che, con supremo coraggio e senso del dovere hanno tenuto fede al giuramento, fino all’estremo sacrificio” e sentimenti di vicinanza a tutte le famiglie “che hanno conosciuto la tragedia della perdita di un congiunto nell’assolvimento del dovere”.
Il Generale ha poi indirizzato parole di “riconoscenza e affetto a quanti sono rimasti feriti in operazione e portano, ogni giorno, impresso nella carne, il proprio attaccamento al dovere”.
In piazza Primo Maggio, tra le autorità, erano presenti il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, i presidenti delle provincie di Udine, Pordenone, Gorizia, Trieste, Belluno, il sindaco della città di Udine, Furio Honsell, la professoressa Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Faviero, a testimonianza del forte legame tra le Istituzioni e l’Esercito, e, in particolare, tra le autorità locali e la brigata Julia.
“Il nostro Paese, scegliendo di partecipare alle missioni di sicurezza, dal Libano alla Somalia, al Mozambico, ai Balcani, ha voluto partecipare alla costruzione di un contesto di pace e sicurezza internazionale.
Senza sicurezza non ci può essere sviluppo”, ha detto il capo di Stato Maggiore dell’Esercito e rivolgendosi poi al generale di brigata Ignazio Gamba, comandante della Julia, ha espresso apprezzamento per i risultati conseguiti in Afghanistan, rimarcando quanto “gli sforzi sinora prodotti, nella non facile opera di stabilizzazione e ricostruzione dell’Afghanistan, stiano dando i loro frutti”, ha proseguito il generale, “il contributo italiano alla missione denominata Resolute Support, dopo il 2014, si concentrerà principalmente nell’ambito della Security Force Assistance”.
Alla cerimonia hanno partecipato i genitori del Capitano Massimo Ranzani, Mario e Ione Bruschetta, caduto in Afghanistan nel 2011; la Signora Daniela Mura, moglie del Caporal Maggiore Capo Luca Sanna, caduto in Afghanistan nel 2011; il padre del Primo Caporal Maggiore Matteo Miotto, Signor Francesco, caduto in Afghanistan nel 2010; i genitori del Caporal Maggiore Giovanni Bruno, caduto in Afghanistan nel 2004.
Tra i caduti della Julia, in terra afghana, il Caporal Maggiore Scelto Francesco Vannozzi, il Caporal Maggiore Scelto Gianmarco Manca, il Caporal Maggiore Scelto Sebastiano Ville, il Primo Caporal Maggiore Marco Pedone, il Maggiore Giuseppe La Rosa caduto, lo scorso 3 agosto, durante il mandato della Julia.
Schierati nel cuore della provincia friulana, che ospita il Comando Brigata alpina Julia, il Gonfalone del Comune di Udine, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare e le bandiere di guerra del 7° e 8° reggimento alpini, del 2° reggimento genio guastatori e del 5° reggimento Aviazione dell’Esercito e il Labaro nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA).
Nel corso dell’evento il capo di stato maggiore dell’Esercito ha conferito la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito al Capitano Salvatore Toscano e al Capitano Filomeno Mattia Schettino.
In questo momento storico, il contributo del Paese alle principali missioni internazionali è di particolare valenza.
In Libano, il Comando delle Forze di Pace è affidato a un Generale dell’Esercito italiano, Paolo Serra e, lo stesso, in Kosovo, al Generale Salvatore Farina, Comandante della missione KFOR.
Per il comando della brigata alpina Julia, una delle Unità di punta dell’Esercito italiano, è stata la terza missione fuori area, la terza in Afghanistan, da quando, nel 1993, partecipò alla missione in Mozambico, denominata “ONUMOZ”, di cui assunse la responsabilità del contingente italiano, sostituendo la brigata Taurinense.
La missione in Mozambico, di cui quest’anno si celebra il ventennale, rappresenta la prima operazione fuori area della brigata alpina Julia dal secondo dopoguerra.


Un nuovo modello per l'Esercito

 

 

Data: 5 ottobre 2013

 

Interessante articolo sulla riorganizzazione dell'Esercito del C.S.M.E. Generale C.A. Claudio Graziano pubblicato sulla Rivista Militare. Puoi leggere l'articolo cliccando qui