Ci
sembra giusto dedicare uno spazio al Gruppo A.N.A. di
Bra per due
motivi: sia l’essere
stati fianco a fianco
nello spingere alla risoluzione del salvataggio del
pennone della caserma Trevisan, sia e per il fatto che
per tutti noi, che a Bra abbiamo trascorso un pezzo
della nostra naja più o meno lungo, gli Alpini braidesi
vengono visti un po’ quali testimoni del nostro
passaggio in quella accogliente città. Insomma, il
nostro immaginario collettivo si rispecchia in loro
quali testimoni dei nostri giovanili ricordi. Tutti noi
in fin dei conti, anche se appartenenti ad altri Gruppi
e altre Sezioni, ci consideriamo anche legati a questo
bel Gruppo che, ufficialmente, da ben 85 anni è presente
sul territorio braidese.
Infatti il Gruppo A.N.A. di Bra può a pieno diritto essere
considerato una componente storica dell'Associazione Nazionale
Alpini, in quanto notizie di un primo suo nucleo si riscontrano
in alcuni documenti sino dal 1923, ovvero pochi anni dopo la
fondazione dell' A.N.A., l'8 luglio 1919 e
che nel 1920 organizzò la prima Adunata Nazionale
sull'Ortigara alla quale potrebbe aver partecipato anche qualche
Alpino braidese.
La data certa di fondazione del Gruppo, - grazie soprattutto ad
alcune testimonianze - fotografiche che sono conservate nella
bella sede braidese può essere collocata all'inizio degli anni
Trenta. Fu allora che tredici Alpini braidesi, guidati dal
tenente Piero Lusso - che ne fu anche il primo presidente -
decisero di dare vita al Gruppo delle Penne Nere di Bra, con
l'iscrizione ufficiale in aprile alla Sezione di Cuneo e la
benedizione del primo, storico gagliardetto. Da allora la
crescita incessante di questa bella realtà grigioverde: oggi il
Gruppo A.N.A. di Bra annovera nei suoi ranghi ben 500 soci e ha
una sede stabile ubicata ovviamente in via degli Alpini. Ogni
giovedì sera a partire dalle ore 21
la sede apre le porte ai soci che, oltre alla gioia di passare
alcune ore assieme, trasformano spesso tali incontri in
altrettante fucine di idee per programmare
attività di ogni tipo anche se spesso con un denominatore
comune: essere di aiuto agli altri.
Dopo le presidenze Fiandino e Rosso, che ha portato il Gruppo
braidese ai numeri e alla operatività di oggi, attualmente è
capogruppo Giuseppe Biga.
Il Gruppo di Bra fa parte della Sezione di Cuneo, una grande
sezione al pari della sua provincia. La Sezione A.N.A. di Cuneo
è stata fondata il 25 giugno del 1922. dal tenente Davide Terracini. La costituzione della Sezione avvenne in Cuneo presso
il circolo Ufficiali del 2° rgt. Alpini nella caserma "Cesare
Battisti". Proprio perché la vita di una Sezione è la vita dei
suoi stessi gruppi, è il Gruppo braidese che nel 1996,
con
Angelo Brero regala un suo
alpino alla Presidenza sezionale: che
reggerà fino al 28 ottobre del 1996
Sempre in prima linea nell’essere di aiuto a chi ne ha bisogno,
è sempre pronti a rimboccarsi le maniche per aiutare Ie vittime
di gravi calamità. Con i quattro gruppi di Protezione Civile
della Sezione gli Alpini di Bra, a partire dal devastante
terremoto del Friuli sono sempre stati presenti durante le tante
calamità naturali che sembrano un appuntamento fisso per il
nostro Paese. A questi momenti che potremo definire di “alto
servizio”, fanno da contorno una miriade di appuntamenti,
infatti, gli Alpini braidesi, non mancano mai a tutte le varie
iniziative della città: che si tratti di organizzare una
castagnata, di intervenire in difesa dell'ambiente o di gestire
la sicurezza in manifestazioni di ogni tipo, loro sono sempre
disponibili e presenti in prima fila.
Con uno spirito, che oseremo dire indomito, sono sempre pronti a
sporcarsi le mani
senza fare molta differenza se le stesse siano
piene del fango delle alluvioni o della polenta che in quel di
Chiusa Pesio da anni ormai rigirano nei paioli. L’importante per
loro è essere presenti.
Ci piace ricordare anche iniziative di un certo peso che gli
Alpini di Bra possono annoverare nel curriculum del loro Gruppo
come: “Ho fatto il militare a Bra”, come dice
il nome stesso, si trattava di un raduno di tutti coloro che
erano passati per le caserme di Bra o il riuscito raduno
Sezionale. A queste manifestazioni, gli Alpini del Gruppo di
Bra, hanno voluto anche lasciare qualcosa di concreto sul
proprio territorio.
Ciò che hanno scelto per lasciare tale imperitura testimonianza,
fedeli
a ciò
che ormai è patrimonio del modo d’essere degli
alpini e che la frase “Aiutare i vivi onorando i morti” tanto
bene descrive, è lo splendido monumento ai Caduti, voluto e
realizzato dagli Alpini braidesii che, nel cimitero di Bra,
accoglie chi vi accede. In quel cimitero ha infatti dimora uno
dei monumenti che, senza tema di smentita, può essere
considerato, oltre che una mirabile opera d’arte, uno dei più
bei monumenti ai caduti esistenti.
Quella lunga colonna di Alpini in cammino sulla strada tracciata
da quella Penna Nera, sta il
significato del portare quella
nostra Penna sul cappello: e l'Alpino che, solo, volge lo
sguardo indietro, per l'ultima volta, sta a ricordarci che il
dovere, anche quando il futuro che ci aspetta non sarà certo il
migliore, è una scelta che non ammette dubbi. Anche se ciò
costerà l’estremo sacrificio, debbo andare. Il dovere è la
nostra legge e quello sguardo ce lo ricorda.
Altro
monumento, sempre voluto dagli Alpini braidesi, è quello
ubicato nei giardini di fronte all'Ospedale cittadino. "La
nostra legge fu soltanto il dovere", è la scritta che fa bella
mostra di se sul monumento ai Caduti e che ancora una volta
ricorda, a coloro che lo guardano, di che pasta sono fatti gli
Alpini.
Non basterebbero fiumi di parole per descrivere gli Alpini di
Bra e sappiamo benissimo che questa scarna descrizione è
insufficiente, ma era nostro dovere, se pur brevemente,
ricordarli.
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