RESTAURATA LA ROSA DEI VENTI ALLA BATTISTI DI MERANO

 

Tutto iniziò così, ricordate? sull'alpino di ottobre 2012, e riportato anche sulla nostra rubrica "Alpino chiama alpino", apparve una strana richiesta di ricerca. Non si cercava come avviene solitamente l'amico di naja, ma l'autore della rosa dei venti che faceva bella mostra nel cortile della caserma Battisti. Per la precisione questo era il testo apparso:

" Valter Finulli (il nostro amico) sta cercando l’autore del manufatto in pietra che si trova davanti al pennone della bandiera nel cortile della caserma Cesare Battisti di Merano, si pensa risalente alla fine degli anni Settanta. Il manufatto riporta la rosa dei venti e intorno, sul marmo, sono incise le cime che circondano Merano. Chi conosce l’anno di collocazione e l’autore contatti Valter Finulli al nr...". In effetti Valter, prese a cuore il desiderio del comandante del 24 Reggimento di Manovra di Merano, Colonnello Mario Bisica, che pensava alla restaurazione della la Rosa dei venti, che non versava certamente in buone condizioni, pensando anche di ritrovare l'alpino che lo aveva posato per dargli un riconoscimento. Si sa come siamo noi Alpini, vuoi perché era la sua vecchia caserma, vuoi perché era il desiderio di un comandante, vuoi perché ti sembrava di tornare indietro nel tempo, Valter si mise all'opera. Noi del Secondo Sessantasei comprendiamo appieno questo ormai divenuto anche suo desiderio, in quanto collima con il nostro di mantenere il pennone nella vecchia caserma Trevisan di Bra.

Iniziò dunque una ricerca febbrile di chi poteva sapere qualcosa a riguardo sino a quando un Peones ( Genio Pionieri Orobica ) lesse l'articolo sull'Alpino. Il pioniere aveva prestato servizio nel 1971 e il manufatto era già esistente e  lui se lo ricorda benissimo. In seguito a questa traccia Valter riuscì, tramite un Artigliere del Vestone, a contattare telefonicamente il Colonnello Polato (in pensione) residente a Merano, il quale molto cortesemente si è prodigato nella  ricerca in loco. Da questa ricerca emerse che il manufatto risale al 1964 anno in cui venne cementato il piazzale d'onore della Battisti  e venne collocato innanzi al pennone della Bandiera. Il basamento del pennone venne in seguito rifatto nel 1973. Purtroppo è risultata vana la possibilità di risalire al posatore.

Inutile dire che gli Alpini non si tirano indietro e che si trovano sempre spiriti generosi e pronti nel rendere disponibili le loro capacità e professionalità per rendere possibile ogni tipo di impresa. Anche questa volta è stato così. Il desiderio di un Comandante è dunque divenuto quello di vecchi Alpini che nuovamente hanno saputo rispondere con due sole parole: Comandi! -  Missione compiuta. Tre cartelloni, fatti creare appositamente dal Colonnello Bisica, spiegavano ai visitatori presenti alla cerimonia del 1° Giugno le origini e il recupero del manufatto. In una bella giornata di sole circondati dalle cime ancora innevate la Rosa dei Venti ritornava alla storia, perché, come ricordava il Colonnello Comandante Bisica, nel ringraziare per il lavoro svolto: " Senza storia e senza memoria non si va da nessuna parte".

 

Un plauso incondizionato è dunque rivolto al Colonnello Mario Bisica, che ha voluto il restauro, all’amico Valter Finulli (5° Rgt. Art. Montagna) che ha saputo tirare le fila sino al raggiungimento dell’obiettivo e a coloro che hanno con indubbia capacità compiuto il restauro della Rosa dei Venti nelle persone di Marchina Armando (C.P.O.), Marchina Alessandro (C.P.O.) e Zini Gino (5° Rgt. Art. Montagna).

 

Di seguito le fotografie che documentano il lavoro svolto.