Festa per i 90
anni della Sezione di Aosta, ma non solo....
Nei giorni 21 e
22 settembre, si sono svolti ad Aosta i festeggiamenti per
il 90° anniversario della costituzione della Sezione di
Aosta.
La Val d'Aosta è
sempre stata legata al Corpo degli Alpini sia per la sua
storia che per le sue montagne. Tale saldo rapporto
inizia da lontano. Nel 1886 fu realizzata la prima caserma
per alpini nell'area denominata "Plot" e utilizzata quale
piazza d'armi. . Nel 1896 vi fu il battesimo del fuoco in
Etiopia. L'impegno in guerra, che gli alpini valdostani
sostennero si ripeté nel 1911 quando 110 alpini partirono
con il Btg. Ivrea alla volta della Libia. Poi fu il
terribile primo conflitto mondiale che impegnò gli alpini
tanto duramente e dove gli stessi diedero esempio di tanto
valore da far si che iniziasse la loro leggenda. Nel
conflitto furono 1557 i caduti valdostani, di cui la
maggior parte dei quali proveniva proprio da quella caserma
del "Plot". Alla fine della Grande Guerra tale caserma fu
intitolata alla Med. d'Oro Aldo Beltricco; primo caduto in
ordine di tempo di quel gruppo di valorosi del Btg. Aosta a
cui in seguito vennero dedicate le altre caserme costruite
in questa zona della città negli anni '30, durante il
Fascismo, le Med. d'Oro Ferdinando Urli, Vincenzo Zerboglio
e Carlo Giordana. Un complesso militare delimitato dalle
vie, ancora oggi dedicate ai monti sui quali gli Alpini
Valdostani si distinsero al punto di essere insigniti del
massimo riconoscimento; la consegna della M.O.V.M. al
Battaglione Alpini Aosta.
Fu proprio
nell'imminenza di tale occasione che, il 10 agosto 1923,
venne costituita la Sezione Valdostana.
Nel 1935, fu
inaugurato l'intero complesso intitolandolo al col. Ernesto
Testa Fochi. La scelta di dedicare la caserma a Testa Fochi
non fu casuale. Decorato di Med. d'Argento al V. M., Testa
Fochi fu ed è tuttora considerato il "padre spirituale" del
Btg. Aosta; il suo essere presente e a fianco dei suoi
alpini nei momenti più pericolosi e drammatici e poi
essergli ancora a fianco nei momenti delle cantate e della
condivisione delle nostalgie e delle gioie parlando con
tutti, ne ha fatto quel mito che all'indomani della sua
morte accidentale, venisse ricordato come un buon padre che
si prendeva cura dei suoi figli.
Proprio
su Testa Fochi è uscito un libro interessante di Alessandro
Alemanno che si è avvalso del nostro amico Lorenzo Durante
per le ricerche e per la bella presentazione.
Per questa
ricorrenza è stato inaugurato, innanzi alla Scuola Molitare
Alpina, un monumento dedicato alle Brigate Alpine. Giusto
tributo in special modo a quelle che ormai non esistono più.
Festa nella
festa è stato l'incontro tra due nostri amici che,
casualmente, hanno anticipato tale occasione prevista per il
18 ottobre a Bra. Si tratta di Virgilio Petigat e Lorenzo
Durante (proprio quello del libro) che era presente quale
alfiere della Sezione di Asti. Erano passati ben 47 anni da
quando si conobbero sotto la naja
.
LE FOTO DELLA
GIORNATA
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