L'ultimo Ammainabandiera |
Nonostante
gli anni trascorsi, ricordo ancora bene l’ultimo
ammainabandiera, avvenuto appunto nel settembre ’75,
prima del quasi totale trasferimento degli effettivi
alla “Ignazio Vian” di S. Rocco a Cuneo. L’allora
Capitano Burdese, comandante del distaccamento, tenne un
breve discorso in cui, quasi con nostalgia, parlava dei
tanti Alpini, che negli anni, hanno calpestato il
cortile della Trevisan. Alla fine c’è stato un
commovente abbraccio tra coloro che, il giorno
successivo , si sarebbero trasferiti in Cuneo e
tra coloro che li sarebbero rimasti . E’ stato questo un
momento poi rivissuto nell’ultimo silenzio prima del
congedo. Forse noi Alpini siamo dei nostalgici, ma col
senno del poi devo ammettere che quell’anno abbondante
di Naja vissuto alla Trevisan mi ha insegnato molto. In
primis il senso della Patria, del Dovere, della
Disciplina, della Solidarietà tra commilitoni ma
soprattutto è in quella caserma che ho capito quanto
Amore nutrivo per i miei genitori e quanto essi stessi
me ne ricambiassero. E credo che i giovani di oggi,
senza un giorno di Naja, perdono una grossa opportunità
nella loro crescita formativa. In quella caserma ho
gioito, ho imprecato, ho riso ed ho pianto ed è per
questo motivo che mi associo in toto al Vostro progetto
di salvare il pennone portabandiera, affinché possa
rimanere ancora qualcosa di tangibile di quanto “tutti
gli Alpini della Trevisan” li hanno vissuto. |