Il Generale Luigi Poli è andato avanti

13 febbraio/2013

Il cordoglio del Capo dello Stato per la scomparsa del Generale C.A. Luigi Poli che così ha voluto ricordarlo:

''Ho appena appreso la triste notizia della scomparsa di suo marito, il Generale di Corpo d'Armata Luigi Poli, Senatore della Repubblica e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana.
Giovane sottotenente, e' stato testimone dei tragici eventi dell'ultimo conflitto mondiale, partecipando con coraggio alla Guerra di Liberazione.

 Straordinario esempio di generosa dedizione e di brillante professionalità, ha servito con onore le Forze Armate ed il Paese, fino all'alta responsabilità della carica di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Il suo impegno nelle istituzioni e' proseguito con incessante passione quale membro del Senato della Repubblica e quindi quale Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di Liberazione. "

 

 

(Il Generale poli durante il suo Comando alla Brigata Taurinense)

 

Nato a Torino il 24 agosto 1923, il generale Poli, nella sua lunga carriera ricoprì numerosi incarichi presso lo Stato Maggiore dell'Esercito e della Difesa. Dall'ottobre del 1969 all' ottobre del 1971 comandò il sesto reggimento artiglieria da montagna; dal 1973 al 1975, a Torino, fu a capo della Brigata Alpina Taurinense. Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito dal 1979 al 1980 e Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa dal 1980 al 1981. E' stato Comandante del 4 Corpo d'Armata Alpino fino al 1984 prima di assumere l'incarico di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito che ricoprì da giugno 1985 a maggio 1987. "Il generale Poli - sottolineano allo Stato maggiore dell'Esercito - improntò tutta la sua vita, professionale e privata, ai valori militari e allo spirito di servizio per il Paese". E' stato Senatore della Repubblica nella X legislatura, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di Liberazione.

 

“Furono grave follia la guerra, lo sterminio, le stragi, ma fu eroismo l’aver obbedito al forte richiamo della libertà per l’Italia. E’ la libertà il più grande diritto e il maggior valore dell’uomo: è la sua dignità” (Gen. Luigi Poli).